mercoledì 7 novembre 2012

VETRALLA: UN CENTRO STORICO SEMPRE MENO MOVIMENTATO CON SERRANDE ABBASSATE E GLI ETERNI CARTELLI “VENDESI” E “AFFITTASI” 



Una situazione in divenire che ormai da anni non fa che peggiorare e che da tempo ci vede coinvolti in prima linea con grande preoccupazione, visto che questi stessi commercianti prima di arrivare a chiudere la loro attività molto spesso hanno lanciato un grido d’aiuto per denunciare la mancanza di attenzione nei loro confronti da parte delle Istituzioni.
I negozianti del nostro centro storico si sentono lasciati soli e abbandonati a se stessi e in molti casi chiedono di essere coinvolti e di non essere trattati come “invisibili”, perché nelle loro attività hanno investito sogni e risparmi di una vita e nonostante la crisi economica che si è abbattuta sulle loro teste come un macigno, vogliono continuare a valorizzare la nostra città.

“Le notizie di questi ultimi giorni non fanno che confermare ciò che dall’ormai noto Gruppo di Facebook “Striscia Vetralla” i cittadini segnalano ormai da tempo – spiega Gennaro Giardino Amministratore del gruppo -. Nel nostro centro storico molte vie, soprattutto quelle secondarie, vengono dimenticate e lasciate alle singole iniziative dei commercianti, che spesso si trovano in estrema difficoltà e senza il sostegno di alcuno.
Non si può certo chiedere ai commercianti di vendere una merce piuttosto che un'altra. Il problema è molto più radicato, perché manca un vero progetto che coinvolga il centro storico a 360 gradi, con il quale le Istituzioni locali si devono impegnare su tutti i fronti.
Certe volte sembra di vivere in quattro città diverse piuttosto che in una sola. Il nostro centro storico dovrebbe essere uniformato, molto più omogeneo, considerato come un’unità, senza che ci siano solo iniziative lasciate alle esclusive possibilità del singolo.
Tutti i commercianti del centro dovrebbero essere coinvolti in un progetto che permetta di valorizzare loro e la città stessa, perché si tratta nella maggior parte dei casi, di artigiani che lavorano a Vetralla ormai da quasi un secolo, di botteghe e di negozi storici, oppure di giovani ‘artisti’ che hanno deciso di mettere a servizio della comunità il loro sapere e il loro talento, per rendere il paese un vero e proprio laboratorio di idee. Non si può sottovalutare il loro grido d’aiuto”.

Gennaro Giardino 



Nessun commento:

Posta un commento