domenica 19 luglio 2015

Vetralla: La Macchina Amministrativa secondo Giardino
Sul Corriere di Viterbo del 24 giugno u.s., in un'intervista rilasciata dal Primo Cittadino di Vetralla dal titolo “ Sindaco, mestiere sempre più difficile” leggiamo: - ...la politica non serve più di tanto, al primo posto c'è la conoscenza della macchina amministrativa, poi del territorio e saper valutare le priorità nella scala dei bisogni del cittadino.-
Verrebbe da chiedere al Sindaco di Vetralla, su quali basi viene fatta questa netta distinzione, visto che il termine politica che deriva da “polis”, fin dai tempi di Platone, è l'arte di amministrare la cosa pubblica, che la “macchina amministrativa” è soltanto uno strumento di quest'arte.
La politica è anche l'arte di guadagnare consensi dai cittadini i quali sperano che, la riposta fiducia, si traduca in una gestione che soddisfi i bisogni di chi vuole vivere in una cittadina in condizioni ottimali.
Non mi sembra che il Sindaco di Vetralla, come tantissimi altri sindaci d'Italia, sia stato eletto per aver presentato un curriculum vitae nel quale si certifica “la conoscenza della macchina amministrativa”.
Il primo ruolo di un sindaco è di ascoltare i bisogni dei cittadini e attivarsi (possibilmente) per soddisfarli, se vanno a beneficio di tutta la collettività.
Sicuramente sono deprecabili le critiche condite di insulti, ma sono comunque delle voci di protesta che non possono essere tacciate con indifferenza.
In una piccola cittadina come Vetralla ( che non è Milano..non Roma e tante altre grandi città), il sindaco non dovrebbe aspettare che arrivino le proposte in Comune come i Baroni medievali accoglievano le preghiere del volgo. Il sindaco di una piccola città ha il dovere di uscire dal “Palazzo” e incontrare i cittadini nella loro quotidianità.
Dovrebbe interessarsi direttamente delle esigenze degli operatori economici, dovrebbe in prima persona controllare il buon esito dei lavori pubblici, dovrebbe cercare gli esponenti del mondo della cultura e dell'arte per raccogliere idee che possano fare di Vetralla un centro di attrazione turistica, tutto questo dovrebbe farlo in prima linea con l'ausilio attivo e concreto dei suoi assessori.
Nello stesso articolo il Primo Cittadino di Vetralla afferma che Internet e Fecebook fabbricano protagonisti che non hanno letto neanche un copione, dimenticando che anche questi sono diventati uno strumento politico, alla stessa stregua delle manifestazioni di piazza e dei comizi di un tempo. Se si minimizza sulle critiche espresse in diverse forme dai cittadini, è segno che non si hanno risposte da dare e che, probabilmente, la “macchina amministrativa” ha bisogno di un cambio di olio per non gripparsi.
E' opportuno ricordare che il ruolo di sindaco non è mai stato un mestiere, altrimenti vi si accederebbe per pubblico concorso, il ruolo di sindaco è una missione che prevede l'assunzione di responsabilità (l'etimologia della parola responsabilità è saper dare risposte), quindi il Sindaco di Vetralla dovrebbe dare più risposte piuttosto che trincerarsi in difesa dalle critiche dei cittadini.

sabato 4 luglio 2015

Corriere di Viterbo del 04.07.2015 di Diana Ghaleb
Vetralla: Nasce la lista di Gennaro Giardino e Luigi Calivà per "cambiare le cose insieme"
Luigi Calvà e Gennaro Giardino propongono la lista civica "Io amo Vetralla"


giovedì 2 luglio 2015

VETRALLA, GENNARO GIARDINO SCENDE IN CAMPO CON UNA LISTA CIVICA
Grazie al contributo di Luigi Calivà nasce "Io Amo Vetralla": "Vogliamo essere punto di incontro per chi ama la città"
Conoscendo il suo costante impegno e l'attento interesse per le tematiche politiche e sociali di Vetralla, non sorprende il fatto che Gennaro Giardino, fondatore dell'ormai famoso gruppo "Striscia Vetralla", abbia ufficializzato il suo impegno diretto in politica, attraverso la formazione di una lista civica. Si tratta di "Io Amo Vetralla", un'idea nata anche grazie all'importante contributo di Luigi Calivà. L'obiettivo è quello di aggregare, in vista delle elezioni comunali che si svolgeranno il prossimo anno "gente in grado di voler cambiare - spiega Giardino - e con tanta voglia di lavorare in modo da rendere Vetralla un paese vivibile. Spero che a noi si uniscano persone che amano la nostra città. Il cambiamento è possibile se riusciremo a essere uniti".
Sulla stessa lunghezza d'onda Luigi Calivà, che ci tiene a specificare come "Io Amo Vetralla" non è un partito politico. Piuttosto, il reale obiettivo è rappresentare un "punto di incontro per tutti coloro che amano la città. Questo progetto non mira a escludere ma a includere tutti coloro che ne condividono gli scopi. Associazioni, partiti politici, gruppi e singoli cittadini .Tutti saranno ascoltati e tutti potranno ricevere un appoggio a patto che ne condividano le linee guida".
Calivà ha illustrato le problematiche che, a suo avviso, affliggono Vetralla: "Mancato ascolto dei cittadini e dei loro problemi, degrado, desertificazione del centro storico, acqua non potabile pagata come buona, cassonetti e immondizia al posto della raccolta differenziata porta a porta, strade colabrodo, mancati regolamenti dell'ornato, negozi chiusi. Non è possibile restare indifferenti a questi problemi, Vetralla non merita l'indifferenza, molti vetrallesi si sono assuefatti a tanti tante arroganti chiacchiere vuote".
Occorre, quindi, per Calivà, ripartire con "una classe politica nuova, che sia in grado di fare progetti a medio termine, di occuparsi di cultura, dei beni architettonici e storici di Vetralla, di sviluppare l'unica risorsa che ha a disposizione oltre naturalmente l'agricoltura che insieme alla bellezza del suo centro storico potrebbe essere il motore del turismo che è l'unico modo per creare i posti di lavoro che mancano per i nostri figli e per il loro futuro" . Difficile prevedere il successo o meno di questa lista e il riscontro che potrà avere presso i vetrallesi, visto che manca ancora del tempo alle elezioni. Ma è certo che, conoscendo Giardino, la dedizione e la determinazione per questo progetto politico saranno totali.
 
Articolo sul Quotidiano del Lazio di Mario Caroni