lunedì 31 agosto 2015

Il nostro Primo cittadino si pronuncia su Facebook: “ penso che il comune sia il costruttore, e noi cittadini i manutentori”.
Io rispondo al nostro caro amico Sandrino, sono pienamente d’accordo che io, in quanto cittadino, ho il dovere di curare e prendermi a carico del mantenimento delle opere pubbliche; ma vorrei vedere anche da parte di chi ci amministra, prendere a cuore il nostro paese.
Le nostre aree verdi ad esempio ci appaiono come degli enormi cespugli, incolti e distrutti, afflitti anche loro di essere stati abbandonati da chi di dovere spetta la manutenzione.
Desidererei sapere come mai dopo quattro anni di amministrazione, solo oggi, a pochi mesi dalle elezioni comunali, vi siete resi conto che noi cittadini siamo stanchi di vivere in un paese in cui vige il menefreghismo più assoluto, da parte di chi governa.
Tutto il lavoro che non è stato svolto in tutti questi anni, pensate solo ora di recuperarlo, facendovi una bella propaganda elettorale tramite i vostri profili Facebook.
Caro Sindaco, il modo di fare politica è cambiato: fortunatamente i cittadini sono più informati proprio grazie ai Social Network, e non credo che siamo così ignoranti da non capire che tutto quello che viene adesso fatto è solo per avvicinarci e convincerci a rileggervi.
Ricordatevi che quando il Diavolo vi accarezza vuole l’anima.
Quindi miei cari amici compaesani è giunto il momento di cambiare Vetralla, per restituirle quei valori tradizionali e folkloristici che hanno contribuito a renderla speciale in passato e soprattutto per ritornare a sentire la vera valenza del senso civico.
PS solleciterei all'amico Sandrino, Sindaco di Vetralla, di dare uno sguardo a queste foto che ben illustrano le condizioni del nostro paese.
Gennaro Giardino







sabato 29 agosto 2015


Vetralla: La Secolare Confraternita della Misericordia



Vetralla: La mia visita alla “Confraternita della Misericordia di Vetralla”  ha suscitato simpatia e ammirazione da parte mia; sono stato particolarmente colpito per la disponibilità dei volontari nel farmi visionare la struttura e i mezzi, la trasparenza con la quale mi sono stati illustarti i conti economici e le mille difficoltà per sostenere questa organizzazione senza scopo di lucro. Un'organizzazione che, occupandosi di beneficenza, offre soprattutto un servizio sociale. Dopo la mia visita ho ricevuto dai responsabili una relazione dettagliata sulla storia, sull'operatività, sui beni che gestiscono, sui conti e sulle difficoltà nel reperire supporti economici.

Lo hanno fatto con me, un comune cittadino di Vetralla, attratto e incuriosito dal sostegno sociale che offre la “Confraternita della Misericordia di Vetralla”, fondata per la prima volta nel 1694 per merito del Sacerdote Guastamaglia, il quale rese disponibile il suo personale patrimonio a sostegno dei bisogni dell'Umanità. Nel 2003 un altro Sacerdote, Don Luigi Mignani, con l'aiuto di alcuni parrocchiani, fa resuscitare questa antica istituzione, grazie anche al supporto economico di alcuni  generosi imprenditori locali.

Ritengo che una struttura del genere debba essere sostenuta sia dalla cittadinanza che dalle istituzioni in modo concreto e continuativo.

Pensare che nel Diciassettesimo Secolo era possibile sostenere queste iniziative     meglio di oggi è alquanto irritante, all'epoca i finanziatori erano soprattutto gli aristocratici, la classe dirigente dell'epoca, lo facevano per mille motivazioni, ma comunque il loro sostegno consentiva il funzionamento di queste organizzazioni  di beneficenza che aiutavano i bisognosi.

La Confraternita lamenta che il numero esiguo di volontari costringe a turni massacranti i volontari attivi, che probabilmente fanno molta fatica a gestire tutte le  emergenze.

Il mio dovere morale di cittadino di Vetralla, mi impone di fare un appello generale  alla cittadinanza, alle autorità e agli imprenditori al fine di dare sostegno in ogni forma alla Confraternita che merita di avere un lungo futuro di servizio e aiuto alla cittadinanza.

La Confraternita è un'organizzazione senza scopo di lucro, ma i costi di esercizio deve coprirli per avere continuità e garantire un buon servizio.

Il Comune potrebbe fare un'opera di sensibilizzazione con i giovani affinchè, nel periodo di inattività lavorativa, prestino la loro opera di volontariato anche per arricchire la loro esperienza umana.

I soggetti pubblici che stipulano convenzione con la Confraternita dovrebbero pagare al giusto prezzo il servizio erogato studiando i bilanci dell'organizzazione.

I tagli sulle spese devono essere fatti sul superfluo e non sul sostegno di queste organizzazioni che dimostrano trasparenza e serietà.

La Cofraternita si regge soprattutto sulla beneficenza dei privati cittadini, ognuno di noi può contribuire in ogni forma al sostegno di Costoro che prestano generosamente il loro servizio.

Viviamo in una società di consumo e spesso quello che per tanti di noi è superfluo può essere necessario a queste associazioni di beneficenza.


Gennaro Giardino




sabato 22 agosto 2015

Oggi ho avuto il piacere e l’onore di far visita agli amici della Confraternita della Misericordia di Vetralla Organizzazione di Volontariato” i quali mi hanno illustrato  l’importanza della medesima Associazione dove molti sono impegnati sia per il servizio di ambulanza ma anche in servizi sociali tra cui trasporto handicap sostegno alle famiglie bisognose ect ect . inoltre mi è stata data la possibilità di visitare la struttura, posso dire con piacere e soddisfazione che la struttura è tenuta dagli stessi a proprie spese molto curata ed ordinata. Vorrei fare pubblicamente i miei personali compiacimenti  al Presidente e a tutta la confraternita per la loro serietà e professionalità sul compito che hanno scelto e non per ultimo per la cura dei mezzi e della stessa struttura.  






 

venerdì 21 agosto 2015

Corriere di Viterbo del 21.08.2015 di Diana Ghaleb​
VETRALLA "La nuova numerazione civica crea problemi ai postini e non solo"
Giardino suggerisce agli amministratori di informare meglio sul cambio di toponomastica


giovedì 20 agosto 2015

VETRALLA - DOBLÒ SQUADRA SALVANIMALI – DOBLÒ PER IL TRASPORTO DI DISABILI

Ultimamente nella Villa Comunale di Vetralla è stato inaugurato il Doblò salvanimali, un ottima iniziativa per i nostri amici a quattro zampe. Mentre è da molto che non vedo e non ne sento più parlare del doblò assegnato al nostro Comune per il trasporto dei disabili , mi auguro che il predetto servizio possa essere considerato utile per le persone che ne hanno bisogno e che non venga del tutto abbandonato. Qualcuno a ritenere che i diritti degli animali debbano essere anteposti a quelli degli esseri umani.

Spesso leggo articoli dove si dice: “NON ABBANDONIAMO I NOSRI ANIMALI”, si vero giustissimo ma in quanti abbandoniamo i propri cari  anziani e a volte anche ammalati in strutture private o nelle proprie abitazioni? Mi domando a loro chi ci pensa, premetto che io amo gli animali ho sempre avuto a casa un cane fin da piccola età ma mi sembra assurdo che oggi stiamo vivendo  in un’epoca in cui si tende ad umanizzare gli animali, attribuendo loro nomi, comportamenti, sentimenti, emozioni, abitudini, tanto da paragonarli agli esseri umani. Ci sono persone anziane che ogni anno specie nel periodo estivo sono abbandonati, persone che non hanno un lavoro e che non riescono ad andare avanti, persone malate in fin di vita, famiglie che avrebbero bisogno dei dovuti supporti soprattutto da chi amministra, ma a loro chi ci pensa?
In vacanza ci andiamo con i propri animali al seguito mentre cadono nel dimenticatoio le problematiche di molti anziani lasciati soli nelle città semi-deserte con servizi ridotti al minimo e la difficoltà di provvedere ai bisogni primari come, per esempio, l’acquisto di generi alimentari.
A che livello di perversione mentale siamo arrivati se pensiamo a quanto si spende in molte abitazioni per acquistare scatolette per cani e gatti o in vestitini e cappottini per fido, rimanendo magari indifferenti ai milioni di persone che muoiono nel mondo per fame o per assenza di medicinali.

Quale giustificazione possiamo addurre a discolpa di una società che considera l’anziano o una persona ammalata  come un peso fastidioso.
Gennaro Giardino






Vetralla: Panem et Circenses


Qualunque cittadino di Vetralla abbia letto il botta e risposta (17agosto u.s.) tra il M5S e Dario Bacocco sulla polemica della “Selva d'Oro” dovrebbe sentirsi coinvolto e offeso, in quanto il Baccocco fa appello all'intelligenza dei Vetrallesi (...Chi s'impegna e lavora in amministrazione confida nell'intelligenza dei cittadini di Vetralla, assai maggiore di quello che stimano i pentastellati. Ndr).

Le affermazioni del Bacocco sono un'offesa all'intelligenza dei Cittadini, in quanto non ci vuole molta acutezza intellettiva per capire che, come al solito, i portavoce di questa amministrazione tendono a non dare risposte su domande chiare e dirette.

Nel loro articolo, i Pentastellati parlano di cifre, ricadute sull'economia locale e fondi europei. La risposta di Bacocco è di carattere distrattivo: tesse le lodi del sindaco Acquilani esaltandone le capacità pseudoartistiche e parla di “arena di volgarità” sul dibattito politico.  Nella prima parte del commento, però, egli sottolinea che la manifestazione “La selva d'oro” non ha mai avuto niente a che fare con la politica.

Ci permettiamo di ricordare a Dario Bacocco, che fin dalla Roma Imperiale, ogni forma di spettacolo era anche uno strumento politico. “Panem et circenses” era la principale forma per governare la plebe. Da allora ai giorni nostri la formula è ancora attuale, solo che gli strumenti di distrazione sono più numerosi e sofisticati, ma questo non toglie che non debbano essere sostenute e promosse forme di spettacolo che non siano fine a se stesse.

Quindi, Bacocco, a questa polemica avrebbe dovuto rispondere con cifre analitiche alla mano, in quanto non basta accusare di “mistificare la realtà” da parte di chi solleva critiche se non si danno risposte soddisfacenti ed esaustive.

Le critiche, anche se urlate, sono sempre proteste e non possono essere tacciate gettando fumo negli occhi ai cittadini. Oggi, contro coloro che protestano, è divetato di moda muovere l'accusa di populismo, chiunque alza la voce e si arrabbia per vedere riconosciuti i propri diritti è un populista!

Ebbene, caro Bacocco, anche una buona parte dei Cittadini di Vetralla è diventata “populista”, in quanto vuole delle risposte e rispetto dei propri diritti; vuole che si facciano spettacoli, ma in una cittadina pulita e funzionale; vuole che queste iniziative portino anche benefici economici (tangibili) alla collettività; vuole chiarezza e spiegazione sui conti pubblici e non risposte irritanti! 

Da molte dichiarazioni dei rappresentanti della classe politica vetrallese, si evice l'intolleranza dei moderni sistemi di comunicazione ( es.Facebook), strumenti di libertà con i quali ogni cittadino può esternare il proprio dissenzo, ma con una sostanziale differenza rispetto alle manifestazioni di piazza: Facebook è uno strumento democratico che usa la parola, e come tutti sanno “colpisce più dell'acciaio”.

Gennaro Giardino

mercoledì 19 agosto 2015

 A VETRALLA “ IL POSTINO SUONA SEMPRE DUE VOLTE”

Parafrasando il titolo del famoso film, si vuole denunciare il caos sulla toponomastica e sui numeri civici delle strade di Vetralla, con la prima conseguenza delle difficoltà per effettuare un corretto servizio postale.
Nei giorni nostri, la notevole fluttuazione del personale con mansioni di portalettere, non consente di effetuare un corretto servizio se non ci sono le giuste indicazioni sulla corrispondenza. Molti cittadini sono ufficialmente ignari del cambio della toponomastica e dei numeri civici, pertanto chi spedisce, non avendo ricevuto notizia sulle variazioni, continua ad inviare corrispondenza ai vecchi indirizzi con le conseguenze che si possono immaginare: bollettini di utenze che arrivano in ritardo, comunicazioni con scadenze importanti che vengono recapitate oltre i termini, etc.
L'ufficio preposto al Comune in quale forma ha informato i cittadini?
Lo ha fatto solo sul sito del Comune di Vetralla?
Quanti cittadini sono in grado di apprendere informazioni importanti attraverso il sito?
Ad oggi non risulta esserci mai stata alcuna informativa pubblica e capillare da parte del Comune che consentisse di apprendere queste importanti variazioni!
Quantomeno si sarebbe dovuto affiggere, in ogni strada che ha subìto variazioni, un cartello che informasse i cittadini residenti sul cambio della toponomastica e del numero civico.
I vecchi portalettere, che conoscevano a menadito le persone e le ubicazioni delle strade in cui abitavano, non avevano di questi problemi per recapitare la posta nei tempi e alle persone giuste, in quanto lavoravano per anni negli stessi quartieri, ma quei signori ormai sono in pensione da tempo.
Meglio ancora i piccioni viaggiatori che senza “saper leggere o scrivere” la posta la portavano sempre a destinazione imparando istintivamente i percosi.
Sarebbe opportuno ricordare ai sigg. amministratori del Comune che anche a Vetralla siamo nel Terzo Millennio e che anche i navigatori satellitari hanno bisogno delle giuste coordinate per portarci a destinazione.


Gennaro Giardino

martedì 11 agosto 2015

pubblico questa poesia in dialetto napoletano scritta da mio fratello Vincenzo Giardino il tema sull'ecologia
vi pregherei di leggerla con attenzione è molto significativa ..
Pulcinella e il signor Progresso
Pullicenella teneva ‘na Terra, cu’ ll’ucchie ‘a guardava e cu’ o core rideva
Cu’ ‘nu mare cchiù azzurro do’ cielo, ‘na muntagna chiammata Vesuvio
E chell’aria frizzante e liggera: suspirava Pullicenella.
Quando ‘o sole purtava ‘o calore,
chi ‘o teneva a Pullicenella!?
Se metteva a ballà pe’ Pussilleche cu’ ‘na faccia ‘e chi piglia ‘a fortuna!!!
‘E signuri cchiù ricchi do’ munno invidiavano a Pullicenella
Senza sorde felice e cuntento se senteva cchiù ricco accussì!
Chi suffreva ‘e malinconia o teneva ‘e palpitazioni, sulo a Napule aveva venì.
Chiano, chiano, cu’ l’anni e cu’ ‘o tiempo, ‘nu Signore distinto e perbene arrivò senza manco avvisà
E chiammanno a Pullicenella nce dicette: - Piacere…Progresso…sono qui per portare ricchezza,
fabbriche, banche e pubblicità.-
Pullicenella pensò ‘ncapo a isso : cheste cose so’ nuove pe’ me, ma che male me ponno fa? Stu Signore vo’ da’ senza niente piglià!
Rispunnette: - Signo’ fate pure, chi fa bene a ‘sta Napule mia vene accolto con tutti gli onori
Chiano, chiano, cu’ l’anni e cu’ ‘o tiempo stu Signore facette ‘sti cose: cu’ ‘na fabbrica alla’, ‘na
discarica accà, strade nuove e pubblicità…
Pullicenella guardava e pensava : cheste cose so’ nuove pe’ me, ma che male me ponno fa?
Fu accussì che ‘nu juorno piscanno s’accurgette che ‘o mare era niro,
‘ncoppa ‘o mare murevano ‘e pesci, dint’ ‘a l’aria ‘na puzza fetente.
‘Ncoppa ‘e strade ‘nu traffico ‘e pazze, cartelloni pe’ vicoli e piazze, nu casino ‘e pubblicità!
Pullicenella meravigliato chiammaie subbito a chillo Signore: - Né Signò, che succede??? Cheste
cose so nuove pe’ me.
‘O Signore ridenno dicette: - Tu sei cieco per me Pulcinè, ma non vedi le strade asfaltate, auto
nuove e ricchezza qua e là??? Non parliamo dei nuovi palazzi e le nuove belle stazioni.
Senza di me questo mondo si ferma…la tua Napoli non è un’eccezione!-
Pullicenella ‘ncazzato dicette: - ma Signò io cu’ ‘o mare sunnavo e cull’aria putevo campà! Cheste
cose so’ buone (???), ma nun me danno felicità!!!
M’ata fa’ ‘nu piacere Signò: ‘e valigge vuie v’ata fa’, ve pigliate tutte ste cose che ‘sta Napule nun
‘ne vo’!
‘O Signore ‘o pigliaie sotto ‘o braccio e saglienno pe’ ‘a Tangenziale nce dicette con calma e
freddezza: - Pulcinè io da qui non mi muovo, solo avanti io posso marciar! Tu vuoi vivere ancora per
molto?!? Fammi fare i miei affari così!-
Pullicenella chignenno pensava che ‘sta Napule more accussì , cu’ nu’ Popolo ‘mbriaco e sturduto
da’ ricchezze ca’ niente po’ da’, sta accerenno l’anema e ‘o core scamazzannose ‘a libertà!
scritta da Vincenzo Giardino
Corriere di Viterbo dell'11.08.2015 di Diana Ghaleb
" L'ARROGANZA DI FERRI E' INCREDIBILE"
Il commento di Giardino dopo la lettura di alcune dichiarazioni su facebook


sabato 8 agosto 2015

Invito i lettori a visitare la pagina fb di Striscia Vetralla, nella quale si apprende con quale arroganza Elio Ferri, il delegato (dal sindaco) allo sport, si ostini a non dare risposte esaurienti ad alcuni cittadini vetrallesi che rilevano evidenti inadempienze dell’attuale Amministrazione.
Il suddetto signor Ferri, con probabile autocompiacimento dell’uso del suo personale “Zingaretti”, prendendo alla lettera il consiglio latino “melius abundare quam deficere”, oppone a tali rimostranze una sequela di frasi in una prosa inopportuna, un sarcasmo offensivo e apparentemente sottile, un pensiero che è la propaggine di chi gestisce malamente questa Amministrazione comunale. Tale arroganza fa pensare che costui abbia la convinzione di essere un maestro di retorica, un Cicerone dei giorni nostri dimenticando che i cittadini hanno diritto a risposte concrete, egli, con discutibile coerenza, prende riferimenti addirittura dal Vangelo e dalla Costituzione.

Se non ci fossero in ballo gli interessi dei cittadini vetrallesi e con un pizzico di senso dell’ironia ci sarebbe da scompisciarsi dalle risate, ma il senso di responsabilità che dovrebbe accomunare tutta la cittadinanza porta a delle inevitabili riflessioni. Si ha la spiacevole sensazione che molti rappresentanti di questa Amministrazione siano “untori” di un neo-oscurantismo e che abbiano come unico impegno quello di spegnere i lumi della ragione, rifiutandosi di dare risposte anche sulle cose più semplici.

Nell’antica Grecia costoro sarebbero stati nelle file dei Sofisti, che a differenza dei Filosofi tendevano ad ermetizzare il sapere ritenendo che fosse retaggio solo di pochi eletti (paganti).

Dal contorsionismo verbale del sig. Ferri emergono delle logiche che fanno intuire le motivazioni dell’inefficienza di chi ci sta attualmente amministrando.

Secondo il sig. Ferri. delegato allo sport, egli non è tenuto ad informare i cittadini sul costo della palestra comunale e a tutt’oggi non operativa. Secondo il sig. Ferri le cause dei disservizi sono da imputare all’inciviltà dei cittadini e non alla mancanza di controlli adeguati o alla buona funzionalità dei servizi.

Sarebbe opportuno che il sig. Ferri approfondisse cosa compete ad un amministratore pubblico, al quale i cittadini hanno dato la loro fiducia nella speranza di essere rappresentati adeguatamente anche in sede di consiglio comunale. Egli dovrebbe capire che un CONSIGLIERE DELEGATO allo sport non ha solo la funzione di presenziare alle manifestazioni portando i saluti del sindaco.

Vorrei invitare i sigg. Amministratori vetrallesi a visitare due cittadine del Sud, che da qualche anno sono tra quelle che si distinguono per vivibilità e qualità della vita, una è Salerno e l’altra è Capo d’Orlando in provincia di Messina. In questi due modelli di amministrazione si evincono la forte personalità e il coraggio politico dei sindaci che l’hanno amministrate, ottenendo risultati degni di nota. Due Sindaci (Vincenzo De Luca e Enzo Sindoni) che hanno fatto opposizione ai loro stessi partiti pur di raggiungere l’obiettivo di far apprezzare le loro città, due Sindaci che prima di tutto amano la loro città. La risposta di efficientismo questi sindaci l’hanno avuta dalla cittadinanza che li ha eletti e rieletti più volte.

Un politico moderno prende spunti di efficienza da altre amministrazioni che funzionano bene, come fanno i manager di molte aziende che provano ad applicare metodologie di gestione vincenti per altre aziende.

Prego il sig. Ferri di svegliarsi dal suo intorpidimento da pseudointellettuale in quanto non siamo più nell’ambientazione del romanzo “In nome della rosa” e di attivarsi concretamente con i suoi colleghi a far funzionare meglio il Comune di Vetralla non foss’altro per l’amore che merita questa cittadina!

Gennaro Giardino