mercoledì 28 ottobre 2015

IL TEATRO SOCIALE SI FA PROTAGONISTA NELLA LISTA DEI LAUREANDI DELL’UNIVERSITÀ VITERBESE CONSEGUENDO LA VOTAZIONE DI 110 E LODE



Il giorno 27 Ottobre, presso l’Università degli studi della Tuscia, ha conseguito la laurea in scienze umanistiche (lettere moderne) la studentessa Veronica Camardella, originaria di Vetralla, ottenendo la votazione di 110 e lode.
Una grande soddisfazione la sua, soprattutto per aver proposto come tematica della sua tesi il Teatro Sociale, una delle primissime tesi nell’ambito della Tuscia ad affrontare questo argomento.
Il suo lavoro è volto a sensibilizzare la comunità a prendere visione di un Teatro che si discosta dai suoi canoni tradizionali ed entra in quegli  spazi dove vige il disagio nel più ampio significato del termine, tra cui i manicomi, le carceri e le comunità per tossicodipendenti.
La tesi, dal titolo “Imparare ad integrarsi in scena: pagine di un’esperienza creativa e socio-riabilitativa di laboratorio teatrale integrato” è stata dedicata alla Compagnia Integramente di Viterbo, avviata dall’Associazione Astarte nel Febbraio 2013, condotta dal dott. Paolo Manganiello attore, regista, storico del teatro, formatore ed operatore teatrale e da Chiara Gabriella Palumbo, attrice, regista, formatrice ed operatrice teatrale.
Il loro laboratorio integrato è nato per dar vita ad un luogo di condivisione e di integrazione tra persone diversamente abili, con disagio psichico, disturbi psichiatrici e persone normodotate; il loro spazio si trasforma in  un vero e proprio setting socio-riabilitativo, consistendo nella preparazione fisica e mentale degli attori attraverso il gioco del teatro.
La compagnia ha portato avanti e sta continuando a  realizzare diversi spettacoli teatrali, approdando in diverse piazze del territorio viterbese, riscontrando molto successo tra gli spettatori i quali prendono parte ad un’esperienza unica ed altamente educativa.


 La neo-dottoressa ha voluto riportare la sua esperienza di volontaria e sottolineare l’aspetto professionalizzante del Teatro Sociale: tra le pagine della tesi ha riportato l’esperienze di volontari che hanno fatto del laboratorio integrato un’esperienza di vita e lavorativa divenendo così degli educatori teatrali.
Il suo lavoro ha riscontrato compiacimenti e apprezzamenti da parte degli stessi docenti, soddisfatti di aver prestato ascolto ad un argomento non troppo conosciuto dalla comunità ma che invisibilmente sta  garantendo ottimi risultati terapeutici, curativi per tutti i componenti che ne prendono parte.













martedì 20 ottobre 2015

Corriere di Viterbo del 17.10.2015 di Diana Ghaleb
VETRALLA: La protesta di Gennaro Giardino a cui il cambio di numerazione civica non va proprio giù.
"TOPONOMASTICA, IL COMUNE CI OBBLIGA A PAGARE LE NUOVE TARGHE A PESO D'ORO" IN ALCUNE ABITAZIONI SONO STATI ASSEGNATI DOPPI NUMERI UNO PER IL PASSO PEDONALE L'ALTRO PER IL CANCELLO CARRABILE CHE SI TROVA SULLA STESSA PROPRIETA'

giovedì 1 ottobre 2015

VETRALLA: CORDOGLIO DI GIARDINO ALL’AMICO GENERALE GIUSEPPE GALIANO
Questa mattina sono venuto a conoscenza, purtroppo, della scomparsa del carissimo amico Giuseppe Galiano, Generale dell’esercito in pensione che nella sua carriera ha rivestito incarichi di particolare importanza, originario di Palermo ma da molti anni residente a Vetralla.
Lo considero un maestro di vita, ed è stato uno tra i più arditi sostenitori del gruppo “striscia Vetralla”: appariva sotto il nome di Peppino Gallipi, approvava sempre con molto interesse ciò che veniva quivi pubblicato.
Egli sapeva consigliarmi e farmi riflette su alcune tematiche ed accaduti che emergevano sul gruppo: molte volte mi affiorava il pensiero di mettere fine al mio sito, ma lui mi ha sempre incoraggiato ad andare avanti e non mollare.
Era sempre pronto a starmi vicino ed a sostenermi.
Peppino ha sempre apprezzato il mio lavoro, il mio interesse di trattare problematiche e tematiche del sociale, temi che ultimamente e frequentemente ci vedevano uniti a casa sua per discuterne insieme.
Vorrei condividere con voi alcuni dei consigli che in privato mi forniva:
“ Caro Gennaro, sei una persona che stimo tantissimo. Qualunque iniziativa prenderai per me va bene, ma sii cauto. Gennaro, sii amico di tutti ed intimo di nessuno. Hai in mano una buona arma e quindi sfruttala con discrezione, ricorda, lavora sempre di fioretto e mai di sciabola.
Gennaro, non te la pigliare troppo e non essere impulsivo. Calma e gesso ed i cornuti vengono a galla. Non ti preoccupare Gennaro, non sei solo la gente ha fiducia in te”.
Dopo la perdita di Daniela Marconi, del professore Gilberto Pietrella, ho perduto un’altra delle persone più care a me.
Continuerò a sentire la sua mancanza come tuttora sto provando per la scomparsa di Daniela e Gilberto.
Addio Peppino, mi mancherai molto, sei stato un maestro di vita, un caro amico e un papà.
Grazie per tutto quello che hai fatto per me e ne sono certo che continuerai ancora a fare anche da lassù.
Gennaro Giardino