giovedì 20 agosto 2015

VETRALLA - DOBLÒ SQUADRA SALVANIMALI – DOBLÒ PER IL TRASPORTO DI DISABILI

Ultimamente nella Villa Comunale di Vetralla è stato inaugurato il Doblò salvanimali, un ottima iniziativa per i nostri amici a quattro zampe. Mentre è da molto che non vedo e non ne sento più parlare del doblò assegnato al nostro Comune per il trasporto dei disabili , mi auguro che il predetto servizio possa essere considerato utile per le persone che ne hanno bisogno e che non venga del tutto abbandonato. Qualcuno a ritenere che i diritti degli animali debbano essere anteposti a quelli degli esseri umani.

Spesso leggo articoli dove si dice: “NON ABBANDONIAMO I NOSRI ANIMALI”, si vero giustissimo ma in quanti abbandoniamo i propri cari  anziani e a volte anche ammalati in strutture private o nelle proprie abitazioni? Mi domando a loro chi ci pensa, premetto che io amo gli animali ho sempre avuto a casa un cane fin da piccola età ma mi sembra assurdo che oggi stiamo vivendo  in un’epoca in cui si tende ad umanizzare gli animali, attribuendo loro nomi, comportamenti, sentimenti, emozioni, abitudini, tanto da paragonarli agli esseri umani. Ci sono persone anziane che ogni anno specie nel periodo estivo sono abbandonati, persone che non hanno un lavoro e che non riescono ad andare avanti, persone malate in fin di vita, famiglie che avrebbero bisogno dei dovuti supporti soprattutto da chi amministra, ma a loro chi ci pensa?
In vacanza ci andiamo con i propri animali al seguito mentre cadono nel dimenticatoio le problematiche di molti anziani lasciati soli nelle città semi-deserte con servizi ridotti al minimo e la difficoltà di provvedere ai bisogni primari come, per esempio, l’acquisto di generi alimentari.
A che livello di perversione mentale siamo arrivati se pensiamo a quanto si spende in molte abitazioni per acquistare scatolette per cani e gatti o in vestitini e cappottini per fido, rimanendo magari indifferenti ai milioni di persone che muoiono nel mondo per fame o per assenza di medicinali.

Quale giustificazione possiamo addurre a discolpa di una società che considera l’anziano o una persona ammalata  come un peso fastidioso.
Gennaro Giardino



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