Vetralla: La Secolare
Confraternita della Misericordia
Vetralla: La mia visita alla “Confraternita della
Misericordia di Vetralla” ha suscitato
simpatia e ammirazione da parte mia; sono stato particolarmente colpito per la
disponibilità dei volontari nel farmi visionare la struttura e i mezzi, la
trasparenza con la quale mi sono stati illustarti i conti economici e le mille
difficoltà per sostenere questa organizzazione senza scopo di lucro.
Un'organizzazione che, occupandosi di beneficenza, offre soprattutto un
servizio sociale. Dopo la mia visita ho ricevuto dai responsabili una relazione
dettagliata sulla storia, sull'operatività, sui beni che gestiscono, sui conti
e sulle difficoltà nel reperire supporti economici.
Lo hanno fatto con me, un comune cittadino di
Vetralla, attratto e incuriosito dal sostegno sociale che offre la
“Confraternita della Misericordia di Vetralla”, fondata per la prima volta nel
1694 per merito del Sacerdote Guastamaglia, il quale rese disponibile il suo
personale patrimonio a sostegno dei bisogni dell'Umanità. Nel 2003 un altro
Sacerdote, Don Luigi Mignani, con l'aiuto di alcuni parrocchiani, fa
resuscitare questa antica istituzione, grazie anche al supporto economico di
alcuni generosi imprenditori locali.
Ritengo che una struttura del genere debba
essere sostenuta sia dalla cittadinanza che dalle istituzioni in modo concreto
e continuativo.
Pensare che nel Diciassettesimo Secolo era
possibile sostenere queste iniziative
meglio di oggi è alquanto irritante, all'epoca i finanziatori erano soprattutto
gli aristocratici, la classe dirigente dell'epoca, lo facevano per mille
motivazioni, ma comunque il loro sostegno consentiva il funzionamento di queste
organizzazioni di beneficenza che
aiutavano i bisognosi.
La Confraternita lamenta che il numero esiguo
di volontari costringe a turni massacranti i volontari attivi, che
probabilmente fanno molta fatica a gestire tutte le emergenze.
Il mio dovere morale di cittadino di
Vetralla, mi impone di fare un appello generale
alla cittadinanza, alle autorità e agli imprenditori al fine di dare
sostegno in ogni forma alla Confraternita che merita di avere un lungo futuro
di servizio e aiuto alla cittadinanza.
La Confraternita è un'organizzazione senza
scopo di lucro, ma i costi di esercizio deve coprirli per avere continuità e
garantire un buon servizio.
Il Comune potrebbe fare un'opera di
sensibilizzazione con i giovani affinchè, nel periodo di inattività lavorativa,
prestino la loro opera di volontariato anche per arricchire la loro esperienza
umana.
I soggetti pubblici che stipulano convenzione
con la Confraternita dovrebbero pagare al giusto prezzo il servizio erogato
studiando i bilanci dell'organizzazione.
I tagli sulle spese devono essere fatti sul
superfluo e non sul sostegno di queste organizzazioni che dimostrano
trasparenza e serietà.
La Cofraternita si regge soprattutto sulla
beneficenza dei privati cittadini, ognuno di noi può contribuire in ogni forma
al sostegno di Costoro che prestano generosamente il loro servizio.
Viviamo in una società di consumo e spesso
quello che per tanti di noi è superfluo può essere necessario a queste
associazioni di beneficenza.
Gennaro Giardino
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