su Tuscia Times Articolo di Emanuele Faraglia
non si capisce bene cosa scrive il Delegato ma fatto sta che c'è qualcosa all'interno della maggioranza poco chiaro a noi cittadinihttps://www.facebook.com/ permalink.php?story_fbid=705022 216193226&id=580855198609929
Confusione e pressapochismo nelle stanze del palazzo comunale di Vetralla
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- Creato Mercoledì, 23 Ottobre 2013 22:29
- Scritto Da Emanuele Faraglia
Nel Comune di Vetralla c'è qualcosa che non va, per usare un eufemismo. Solo in un'amministrazione negligente ed incapace di comunicare con i propri concittadini in modo trasparente, chiaro, efficace può succedere quanto sta accadendo in queste ore nelle stanze del palazzo comunale.
Mentre l'opposizione si appella al Prefetto per l'evidente mancanza di imparzialità del presidente Venanzi "come prevede la carica istituzionale che ricopre" la maggioranza vive ore di angoscia per tentare di comprendere il reale significato del comunicato inviato dal delegato allo Sport Elio Ferri ai "colleghi consiglieri tutti" che qui pubblichiamo integralmente:
"L'avere qualcosa,o l'essere qualcosa è il risultato di un ottenimento o possesso di ciò che si è avuto anche ricercandolo. Lo stesso, si ritiene più o meno valido,in funzione all'importanza, valore,che al medesimo si vuole dare. Ciò comunque,assume molto più rilievo,nella misura in cui avviene da una competizione elettorale e da princìpi fondanti, della nostra Costituzione, rappresentandone un simbolo costituzionalmente riconosciuto. E vengo a parlare,si capisce,del Consiglio Comunale. Allo stesso, siamo legati tutti: espressioni diverse, di realtà politicamente varie,esprimiamo con la nostra presenza, rappresentanze disomogenee sociali,vincolati,legati,uniti,dal rispetto di quello e di quanto siamo tenuti a raffigurare,anche dimostrandolo. Lo stesso,il Consiglio quindi,espressione di un valore,rappresenta in noi e con noi il Popolo tutto.
Parolona abitualmente usuale "Popolo", ma al riguardo dovuta e reale. Questa grande responsabilità,non può esimerci tutti,da comportamenti adeguati e consoni al compito assunto. Le Figure tutte, rappresentanti una parte, ognuna del proprio còmpito riconosciuto, vanno tutelate, rispettate,in funzione proprio all'importanza che ne deriva e quale esempio propedeutico alla valorizzazione del Consiglio stesso, ovvero a ciò di cui ne facciamo parte. I vari,diversi,impropri,atteggiamenti,è chiaro,insistono negativamente nei comportamenti personali, dilatandone, pregiudicandone,il percorso del consiglio medesimo,portato a volte,a dequalificarlo oltre i limiti dell'accettazione. Ma proprio in virtù,del valore,dell'importanza dello stesso,la cui permanenza è l'ottenimento di un premiante risultato,avuto da tutti noi a seguito di premesse promesse ed a personali riconoscimenti,riconosciuti e convalidati,di cui dobbiamo esserne fieri ed orgogliosi,che dobbiamo al di sopra, a volte "obtorto collo",accettare non solo ,diverse,contrastanti,differenti,opinioni,che sono "il pane" della stessa Democrazia, ma anche atteggiamenti comportamentali,che sfiorando il limite della sopportazione,o superandolo, in una situazione diversa,possano far degenerare,in una forma invivibilmente civile, estremamente osteriale,il nostro còmpito,il nostro rappresentare,l'Istituzione stessa, il nostro rappresentato! Le "battaglie", interne(ovvero dentro)alla sede più "alta"del nostro Comune,(la Sala Consigliare)non si vincono, ne con la presunzione,ne con la bacchetta,ne con le tonalità vocali,ne con l'irrispettoso comportamento, che ne dequalifica il tutto.
Vogliamo rappresentare,ciò che siamo? Vogliamo essere riconosciuti per tali? Vogliamo credere all'importanza della "missione"che ci è stata demandata? Anche perché da noi richiesta? Vogliamo dimostrare le nostre capacità amministrative?Vogliamo sostenere seriamente la"delega"dataci a rappresentarli,i nostri concittadini?
Vogliamo insomma, con la nostra cittadinanza Italiana, che ci compete,rappresentare degnamente, una:forse la colonna più grande,più portante,della nostra Costituzione: Il Comune?
Ebbene, assumiamoci "tutti"le nostre responsabilità, i nostri doveri, còmpiti anche comportamentali,ognuno di noi, tutti,gode ed ha i propri diritti di "esistere rappresentando"Ciò, ci è stato demandato,(come dicevo all'inizio)e il tutto ripeto,si valorizza,per quanto noi sappiamo gestirne "l'uso", apprezzarne il valore!
Consentitemi, vi prego questo mio sfogo! Me lo autorizza l'esperienza, la saggezza di una vita vissuta!
P.S. Io, per quanto mi compete,sarei anche d'accordo a far fare il loro ingresso, in" Consiglio Comunale" alle telecamere.Siamo veramente sicuri, certi,di subirne il video?".
Vale la pena ricordare che tutto nasce da una celebrazione di due autentici campioni come Bruno Sanetti e Paolo Baroncini nella sede del palazzo comunale. Ebbene l'amministrazione stessa avrebbe dovuto e potuto nella figura del suo delegato alla Cultura e Comunicazione Michele Vittori pubblicizzare nel migliore dei modi l'evento, quanto meno invitando le testate giornalistiche locali prima e inviando dieci righe (10) con foto alle stesse subito dopo l'evento. Evidentemente quanto buon senso e rigor di logica imporrebbero in qualsiasi Comune d'Italia da queste parti va ribadito, spiegato e chiarito. La realtà è che oltre alla questione puramente comunicativa a Vetralla sono davvero numerose le problematichei affrontate in modo superficiale o discutibile. Vogliamo parlare della raccolta differenziata (e della raccolta degli olii esausti in particolare, ndr) del famoso regolamento dell'ornato sbandierato dall'assessore Sensi, della questione Arsenico e dei cartelli (inesistenti) che annuncino ai cittadini che tutte le fontanelle pubbliche erogano acqua avvelenata, della situazione disastrata delle strade, delle attività del delegato allo Sviluppo Economico (se ve ne sono), ecc. ecc.? Insomma, comunicare è importante, ma ancora più importante sarebbe "fare" qualcosa da comunicare alle persone. E' il lassismo, l'indifferenza, il "tanto in Italia le cose vanno così" che distruggono il rapporto fiudiciario tra amministrazioni pubbliche e cittadini. E' la superficialità e l'incompetenza degli eletti dal popolo che allontanano i cittadini dalla politica locale.
Dunque rivolgiamo un invito al vicepresidente del consiglio Ferri, oltre che dialogare con "i consiglieri tutti" sarebbe il caso, prima, di realizzare - o perlomeno iniziare a farlo - le numerose e mirabolanti promesse elettorali (tra cui ad esempio il raddoppio della Cassia e rotatorie a go-go...) che hanno incantanto ed evidentemente convinto solo un terzo dell'elettorato, non certo la maggioranza assoluta del popolo vetrallese.
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